Geopolitica


Enrico Maiorino

STUDI SUL FENOMENO DEL “TERRORISMO INTERNAZIONALE” E GEOPOLITICA

La produzione attuale di studi e ricerche sul terrorismo ha raggiunto una quantità imponente di materiali e teorizzazioni tra le più diverse.La bibliografia è,quindi, è immensa ed in più lingue e si divide tra le discipline di studio più diverse.Dalla discussione sull'etica del terrorista a quella degli Stati alla componentistica tecnica del fenomeno visto sotto tutti i possibili aspetti militari e politici.

L'esigenza di una prima riflessione sugli studi attuali sul terrorismo è,ormai,una prassi obbligata per la geopolitica e la geostrategia.Nel nostro caso,questo lavoro tenta,pur nei limiti spaziali,di operare una prima sintesi di alcune problematiche emerse e di alcuni teorici contemporanei del fenomeno terrorista.La prima sintesi che può essere delineata, facilmente, è quella relativa ai vari tentativi di spiegare il terrorismo usando categorie geografiche e geopolitiche. Effettivamente la domanda principale che la maggioranza dei teorici si pone è questa: il terrorismo contemporaneo è oggetto analitico e razionalmente spiegabile dall'insieme teorico/tecnico della geopolitica? Questa domanda è stata sintetizzata dalla Dottoressa Patricia Kreibohm nel suo studio:" Geopolitica y Terrorismo: una perspectiva de anàlisis." Lavoro presentato alla Facoltà di Filosofia e Lettere di Buenos Aires nel maggio 2007.

a) Establecer una relaciòn pertinente entre terrorismo y geopolitica.

b) Intentar interpretar las acciones terroristas a partir de categorias especificas provenientes geopolitica.

c) Corroborar que la perspectiva analitica de la geopolitica puede resultar sumamente ùtil para interpretar las acciones del terrorismo subversivo, a nivel internacional.

I tentativi di dare una risposta alle questioni esposte dalla dottoressa Kreibohm sono numerosi e,teoricamente,si possono dividere già in due categorie metodologiche e comportamentali.La prima è chiaramente espressa con un'effettiva sottovalutazione dei dati geografici e geopolitica del fenomeno terrorista. La scelta metodologica si presenta,quindi, pluridisciplinare ( relazioni internazionali

analisi strettamente politica-ideologica del fenomeno e,in modo particolare,la divisione dell'azione specifica del terrorismo dal suo contesto tattico-operativo) e scarsamente utilizzante la commistione tra dati geografici e geopolitica in senso lato.Si può facilmente individuare questa scelta in gran parte dei lavori prodotti in Italia; il più delle volte il terrorismo è letto in un'ottica politico-ideologica. La seconda scelta vede l'utilizzo metodologico sia delle sintesi concettuali della geopolitica,sia l'impiego delle nuove tecniche di ricerca geografica( geofisica, geo-statistica applicata ) e la combinazione di nuove tecnologie e teorizzazioni matematiche. Sono appartenenti a questa logica operativa le tendenze della scuola iberico-americana di geopolitica e le ricerche attuate in India all'inizio del nuovo secolo.Scrive nel saggio citato la Dottoressa Kreibohm: "La Geopolitica es una disciplina cuyas preocupaciones se centran en un haz de relaciones entre el espacio y la politica, entre el territorio y el individuo.Una disciplina cuyò caractèr se define como hermenéutico,en la medida que nos permite comprender e interpretar los procesos y las vicisitudes de nuestra epoca; una época sujeta a una nueva logica:la de la globalizaciòn.

En efecto,vivimos en un mundo distinto;en un mundo marcado por caracteres particulares y proble

mas especìficos.Uno de ellos es el terrorismo:una amenza que se ha expresado en términos globales y que-aparentemente-se mantedrà vigente en el corto y el mediano plazo."

Tra i lavori della ricerca Iberico-Americana spiccano per l'originalità dei metodi impiegati e dei risultati raggiunti le sintesi di José A. Rodrìguez ricercatore presso Universitat de Barcelona. A queste si uniscono le notevoli ricerche dei seguenti docenti universitari: Javier Jordàn del Dipartemento de Ciencia Politica y de la Administraciòn de la Universidad de Granada ed il Professor

Humberto Trujillo del Departamento de Psicologìa Social Universidad de Granada. Nel lavoro del Dottor José A. Rodrìguez : La red terrorista del 11M."relazione presentata al VIII Congresso Spagnolo di Sociologia, Alicante 23-25 settembre 2004, viene espressa una precisa sintesi metodologica di dati geografici e nuove tecniche di ricerca. Punto di partenza concettuale del lavoro è la convinzione che la società è una grande rete comunicante. La rete è una nuova forma organizzativa di articolazione e di strutturazione dell'azione collettiva. I tragici attentati di Madrid sono la manifestazione più chiara di questa nuova situazione collettiva. Per comprendere le dinamiche strutturali di questo fenomeno terrorista è necessario esaminare la forma e la DINAMICA della RETE.

nel lavoro citato scrive Rodriguez: "Eneste trabajo analizamos la red terrorista del 11M usando la aproximacion teorica y metodologica ajustada al fenomeno:el anàlis de redes.Esta aproximaciòn nos permite analizar, y visualizar,su composiciòn y dinamica,la centralidad de los actores,los agrupamientos y sistemas de cohèsion internos ,y los papeles sociales diferenciados." L'Analisi delle Reti Sociali è,quindi,la principale metodologia della ricerca. Il Dottor Rodrìguez nella costruzione delle Matrici Relazionali ha operato con i dati pubblici dei partecipanti alla rete clandestina dei terroristi.

Tra i diversi dati trattati ci sono quelli personali( relazioni di parentela,amicizia, contatti personali) e quelli geografici( basi in Afghanistan, conoscenza della guerra in Cecenia ed altri).Tutti i dati sono stati elaborati e visualizzati con l'utilizzazione del Programma:"UCINET 6"Si delinea,poi,una struttura della rete come debolissima nelle relazioni comunicative interne e duttile e forte nella capacità di adattamento tattico-ambientale.