Geopolitica


Enrico Maiorino

La guerra di Libia. Discussione sulle tesi di Jean Paul Pougala

La contemporanea guerra in Libia non ha trovato in Italia, in modo particolare tra gli intellettuali, una sufficiente attenzione. Pochi, anche molto superficiali, gli studi e tutto quello che concerne una normale dialettica politica e culturale che nasce come reazione logica ai gravissimi fatti di una guerra. L’analisi dei perché di questa vera ed evidente mancanza di riflessione è troppo complessa e ricca di sfumature. A tale proposito si può delineare una parziale spiegazione; il rifiuto e la quasi elisione di due “culture” da parte della quasi totalità degli studiosi italiani,cioè la complessità arabo-africana e, paradossalmente,di quella francese.Negli ultimi anni,infatti, i margini di un pensiero politico-culturale non dipendente dalla visione e costruzione del mondo statunitense sono ristrettissimi. Il silenzio sugli avvenimenti libici può essere,quindi,interpretato come un rifiuto al tentativo della Francia di assumere e giocare ancora un ruolo storico da protagonista. In questo territorio del non detto emerge con sufficiente profondità analitica il lavoro del Professore Jean Paul Pougala. Tra interviste radio-televisive ed articoli il Professore Pougala affronta un discorso complessivo sul perché della guerra e le sue motivazioni nascoste.La prima linea di tendenza esplicativa è,ovviamente,il ruolo che ha giocato e gioca la politica francese in Libia ed in Africa. La politica della Francia è riassunta in queste vere aree concettuali: 1-Il desiderio della Francia di conservare tutto il suo potere neo-coloniale e di nuovo imperialismo economico su gran parte del continente africano.Scrive Pougala :”La Banca Centrale Africana con sede ad Abuja, in Nigeria, la cui prima emissione della moneta africana firmerà la fine del Franco CFA, [N.d.tr.: la moneta utilizzata da 14 paesi africani,che sono stati colonie francesi], la moneta con cui Parigi mantiene il controllo su alcuni paesi africani da oltre 50 anni.E’ quindi comprensibile,e ancora una volta di più,la rabbia di Parigi contro Gheddafi.” (Le vere ragioni della guerra in Libia www.peacelink.it). Ancora Pougala:”Nel 2006,Gheddafi mette fine al supplizio di chiedere inutilmente la carità ai presunti benefattori occidentali, che però praticano prestiti a tassi da usura;la Libia apre la strada mettendo sul tavolo 300 milioni di dollari,sono seguite la Banca Africana di Sviluppo con 50 milioni e la Banca dell’Africa Occidentale di Sviluppo con 27 milioni,ed è così che l’Africa,il 26 dicembre 2007,ha potuto gestire il suo primo satellite per le comunicazioni della sua storia.Su questa scia si sono poste la Cina e la Russia,questa volta cedendo la loro tecnologia e consentendo quindi il lancio di nuovi satelliti,sud-africano,nigeriano,algerino e la messa in orbita di un secondo satellite africano,nel luglio 2010…Ed ecco come un semplice gesto simbolico di un pugno di 300 milioni possa cambiare la vita di tutto un continente.La Libia di Gheddafi ha fatto perdere all’Occidente,non solamente 500 milioni di dollari all’anno,ma i miliardi di dollari di debiti e di interessi che questo stesso debito permetteva di generare all’infinito e in modo esponenziale,contribuendo quindi a mantenere il sistema occulto che sta spogliando l’Africa”.2- La Francia ha fallito il maldestro tentativo di separare i popoli arabi dal resto dell’Africa creando UPM –unione per il Mediterraneo per il rifiuto di Gheddafi di parteciparvi:”La creazione dell’UPM perché Gheddafi ha rifiutato di entrarvi.Egli aveva compreso immediatamente il gioco,a partire dal momento in cui si parlava dell’Unione per il Mediterraneo associandovi solo alcuni paesi africani senza far partecipe di questo l’Unione Africana, ma invitandovi tutti i 27 paesi dell’Unione Europea”In conclusione la Francia,in modo particolare, e l’Occidente sono stati e sono formazioni politiche fondamentalmente imperialiste e contro lo sviluppo africano.Queste sono in sintesi le tesi espresse sulle cause del conflitto libico.Da ciò si possono facilmente ricavare linee di discussione e di approfondimento. A) La reale possibilità di manovra internazionale attuale dei paesi arabi del continente africano deriva dai profitti petroliferi in grandissima parte europei. B) I modelli di sviluppo economico –sociale sono europei in non piccola parte. C)Non esiste attualmente area del pianeta ove sia raccolta tanta eredità culturale africana (la migliore ed eccezionale cultura africana vera immensa occasione per il XXI Secolo) come l’area euro-africana.D)I punti di riferimento della nuova ed importante filosofia africana restano (e sviluppano in modo imprevisto e notevolmente proficuo)i temi principali.Sorge quindi la reale esigenza di una nuova ricostruzione del rapporto tra nuova Africa e nuova Europa.Il superamento di regimi da anni settanta del secolo scorso e di pratiche obsolete di rapporto interetnico.